Era la calda mattina del giorno 26 maggio 2017 quando uno studente della scuola Collegium Artis di Frascati ricevette una telefonata dal maestro di pianoforte. Quest’ultimo ebbe voce da due insegnanti – che il giovane entrando nella scuola si fosse messo a suonare il pianoforte senza chiedere il permesso.
In realtà nel pomeriggio del 24 maggio, il ragazzo entrò in loco soltanto per mostrare ad un amico – interessato ad impartire lezioni di pianoforte nonché probabile futuro cliente dell’associazione – la struttura scolastica e la qualità degli strumenti musicali. Prima di ciò lo studente si premurò a chiedere il permesso di svolgere tali attività alla docente di lingua inglese in servizio durante tale orario. Dopodiché l’allievo cominciò a suonare un pezzo al pianoforte davanti al suo amico in un’ aula vuota ed insonorizzata.
Dopo circa 2 minuti da quando lo studente ebbe iniziato a suonare, l’insegnante di lingua inglese – che ben conosceva l’alunno partecipante anche allo scorso Masterclass pianistico – interruppe l’esibizione entrando nell’aula dicendo che sarebbe dovuta andare via. Così il giovane pianista fu costretto a lasciare l’aula ed andarsene salutando anche l’altra insegnante di canto che era in un’altra aula a leggere un libro.
Dopo due giorni, esattamente la mattina del 26 maggio alle ore 10:43 il ragazzo ricevette una telefonata dal suo Maestro di pianoforte, tuttora rappresentato sul sito web come Direttore Artistico della Scuola, ma che stranamente tale carica non è attualmente riportata nello statuto dell’associazione.
La telefonata
Durante la telefonata il “dottore” iniziò ad interpellare il giovane cliente, accusandolo con tono dispregiativo di essere entrato in un’aula e di aver suonato il pianoforte senza chiedere alcun permesso. A questo punto lo studente ribadì nella chiamata di aver chiesto l’autorizzazione all’insegnante di lingua inglese che lo autorizzò con: “Vai!”. Nella conversazione il docente accusò lo studente di essersi introdotto abusivamente anche ad un concerto pianistico per il quale invece avvertì tempo prima ne avrebbe preso parte. L’ingresso era in una lista presa da un evento Facebook.
Nonostante ciò il maestro minacciò lo studente che la prossima volta che egli avesse messo piede nella scuola avrebbe chiamato la polizia. Sicché lo esortò a non mettere più piede a scuola.
Lo studente, allievo da qualche mese, ha partecipato all’attività didattica dell’associazione per mezzo di lezioni private con tale maestro e frequentato un MasterClass pianistico, tenutasi sempre nella stessa struttura ma per conto di un’altra associazione.
È disponibile il podcast della telefonata dell’insegnante di pianoforte qui di seguito:
Quest’ultimo oltre ad aver agganciato la telefonata, senza non dar alito ad ascolto, ha anche bloccato su Facebook lo studente. Alla richiesta di ottenere i contatti diretti del Presidente dell’Associazione Collegium Artis il giovane non ha ancora ottenuto riscontro da parte della segreteria, sia contattando telefonicamente e sia via e-mail ai contatti indicati nel sito web dell’Associazione. Vigliaccheria ed omertà totale del maestro?
Dalla registrazione riportata in precedenza si nota con estrema sensibilità l’educazione del ragazzo e l’evidente scortesia, nonché mancanza di rispetto, mostrata dall’insegnante di pianoforte.
La vigliaccheria di quest’ultimo è senza precedenti. A causa di tutte queste ragioni provocate dallo spiacevole accaduto l’allievo – giovane imprenditore – prenderà a breve contatti con il Presidente dell’Associazione circa l’atteggiamento del tutto offensivo e dispregiativo dell’insegnante.
Ora il giovane fiducioso attende un provvedimento immediato da parte del Presidente dell’Associazione nei confronti del suo dipendente.
Conclusioni
Secondo voi è questo il modo di trattare un ragazzo volenteroso e che sponsorizza gratuitamente l’attività scolastica attraverso le sue pubbliche relazioni? Tuttavia questo accaduto ha traumatizzato il giovane, dal carattere sensibile, facendogli passare una notte insonne.
Oggi giorno si rischia di rovinarsi la carriera e la salute con finti maestri di questo tipo ma che sono soltanto dei mestieranti e niente di più.
Aggiornamento del 29 maggio ore 21:07
In data 29 maggio contattando il presidente dell’ Associazione Collegium Artis di Frascati nel suo ufficio, si è venuto a sapere che egli è solo una figura firmataria e tutto passa per il maestro in questione. Ciò lascia riflettere sulla cura e del controllo dell’attività di insegnamento svolta. Successivamente siamo ben lieti di aver ricevuto il commento dell’insegnante di pianoforte qui di seguito che ci induce a confermare quanto ribadito: vigliaccheria pura. Da lasciar intendere che il commento è stato automaticamente segnalato come spam dalla nostra piattaforma, visto che il maestro ha pubblicamente rivolto degli insulti. In questo commento egli ha inoltre inventato fantasiose chimere sul comportamento del ragazzo, in reazione a tutte le attività da egli svolte, per giustificarsi della sua telefonata. Ha poi riportato episodi del tutto irreali. Inoltre su Facebook l’insegnante ha insistito che la persona da egli intimata, non dovrà più farsi vedere presso la loro sede. Praticamente l’Istituzione Musicale Collegium Artis di Frascati, non è una scuola aperta a tutti così come dovrebbe essere! Fralaltro il “dottore” che non svolge una carica direttiva all’interno dell’associazione, pensa di mascherarla da società. Si tratta fra l’altro di un’associazione No Profit.
Ulteriormente basito è il ragazzo che era con il giovane pianista quel giorno all’interno della scuola che ha risposto con un “No comment” alla nostra intervista. L’allievo ha giustamente ribadito ai microfoni di Radio Artista, che l’insegnante, di origine Argentina, non merita ulteriori attenzioni e che è opportuno in questi casi tenersi lontano da individui di questo tipo. Ha poi chiesto a tutti i genitori in ascolto di riflettere sul comportamento di costui e di controllare sempre in quali mano affidano i loro figli.
Il caso, oltre ad essere stato inviato ai giornali locali della zona è stato anche segnalato alle Iene e Striscia La Notizia.
Aggiornamento del 30 maggio ore 14:29
Nonostante il caso ben esposto l’insegnante sui social network prosegue nell’insultare l’allievo in questione, tentando invano di smentire il fatto ben evidente minacciando azioni legali circa la testimonianza raccolta. Egli parla di atteggiamenti lesivi nei confronti degli altri studenti, cosa oramai chiara a tutti è che il vero lesivo è l’insegnante stesso che chiede aiuto ai colleghi per rispondere alle critiche dei nostri lettori. Prosegue poi a bloccare le persone che esprimono la loro opinione.
Siamo davvero sconcertati, ma ben lieti di aver reso pubblica una vicenda ben esposta del pericolo che si può percorrere in una possibile scuola. Raccomandiamo quindi una scelta sempre più consapevole soprattutto per i giovani.
Aggiornamento del 30 maggio ore 19:26
Il giovane testimonia che in queste ore tramite Facebook è stato allontanato anche dagli “insegnanti” del MasterClass, dai i quali in occasioni di concerti e giornate di studio ha frequentato, oltre che varie ristorazioni ed intervalli. Tale scuola quindi, sta rovinando anche i suoi rapporti interpersonali attraverso i social. Questo lascia intendere la conclusione del comportamento dispotico e dittatoriale del maestro. Come al solito ci troviamo di fronte all’esercizio distorto del potere su persone più deboli, ma forse non in questo caso, poiché grazie alla tenacia del giovane salveremo qualche futura vittima.
La Redazione
Il ragazzo ha pienamente ragione… occorre fare attenzione alla scelta della scuola proprio per questo. Se ero il preside questo insegnante lo avrei buttato fuori a calci……
Questo DISINSEGNANTE va rimosso dall’incarico per manifesta inattitudine all’educazione dei minori, per il comportamento dispotico e dittatoriale.
Come al solito ci troviamo di fronte all’esercizio distorto del potere su persone più deboli. Da notare che è stato il professore a chiamare, col discorso già preparato, e con intento intimidatorio.
Quando non si è in grado di gestire una carica, si sta a casa!
Quando si è guidati da frustrazioni accumulate in un’esistenza dominata dalla mediocrità, SI STA A CASA e ci si fa aiutare da un professionista dei disturbi comportamentali. Ma che è sua la scuola? Ma che è suo il pianoforte?
Il ragazzo dice di aver chiesto il permesso e lui risponde “…tu a scuola non ci metti più piede… ti denuncio per violazione di domicilio”?!? Scherziamo?!?
L’odio che lo acceca insieme alla sua becera stupidità gli annebbiano il sistema cognitivo, al punto di non fargli realizzare che: -secondo le leggi- LA SCUOLA E’ – e sottolineo E’ – IL DOMICILIO DELLO STUDENTE.
Non conosce nemmeno il significato dei termini DOMICILIO e RESIDENZA. Ma poi, l’allievo fosse andato lì per rubare o compiere atti vandalici….. E’ ANDATO PER SUONARE IL PIANOFORTE….! Quello strumento è a disposizione degli studenti e non è proprietà privata di un docente. L’atteggiamento repressivo del professore è inadatto all’insegnamento ma adattissimo ad istigare i minori al consumo di stupefacenti. Chieda scusa pubblicamente prima che le conseguenze delle sue affermazioni gli possano causare danni ben più gravi. E riveda le sue convinzioni, che quelle sì, sono sballate.
Se questo incassatore di stipendio sicuro, fosse stato una persona intelligente, avrebbe percepito l’episodio del suo allievo che si avvicina al piano per sperimentare ed approfondire, come una MEDAGLIA appuntata sul petto di docente, invece si è risentito evidenziando la sua pochezza.
Come dicono in tanti su Twitter, questa vicenda è alquanto triste… come si fa a scegliere una scuola del genere? Io mi informerei prima bene… certo che non possiamo prevedere tutto, questo è certo…
Spero che Striscia la notizia vada presto da questi fannulloni….
Che NIDO DI SERPENTI questa scuola!!!! Bleah!!! Da bruciarli vivi!
E pensa un po’ che setta anche questi insipidi professori del master a dare retta ad uno scorbutico e dispotico membro di un’associazione a delinquere!