Una primavera tardiva quella che vedrà rifiorire anche il giallo tra i colori dei paesaggi della nostra tormentata penisola. È appunto il giallo il nuovo colore della speranza, una speranza che risboccia con il nuovo Dpcm e che preannuncia la riapertura di musei, teatri e cinema.
Non è solo l’immenso patrimonio artistico e culturale ad aprire al pubblico, ma anche quello botanico dei giardini Italiani. Di fatti sono più di un centinaio le strutture che ospitano una rigogliosa flora e fauna, quasi un pezzo di Eden sulla terra.
Attraverso un tour, da Nord a Sud, andremo ad ammirare alcuni dei più bei paesaggi che, tra fiaba e magia, ci lasceranno senza fiato.
Heller Garden: un pezzo d’Oriente in Italia
Gardone Riviera, cittadina bresciana affacciata sul Lago di Garda è la sede dell’Heller Garden. Nel giardino visionario che porta il suo nome, l’artista austriaco, André Heller, ha saputo far confluire piante e fiori dai paesaggi di tutto il mondo.
In un connubio tra natura e arte si snodano percorsi tra cascate, rocce, ninfee e bamboo. Lo scenario è quello di un angolo zen nel cuore delle Alpi. Statue di Buddha dormienti, maschere e pop art fanno da cornice a farfalle, libellule, carpe e trote che si muovono in un habitat quasi paradisiaco.
Il Parco di Pinocchio, il Giardino Garzoni e la Casa delle Farfalle
Se Collodi ha saputo emozionare grandi e piccini con la storia del burattino di legno, altrettanto saprà fare il suo parco. Le statue di Pinocchio, della Fata, di Geppetto e le rappresentazioni dei vari personaggi, in cui ci si imbatte lungo il tragitto, sono i protagonisti del parco monumentale che, con temi fiabeschi, è capace di immergere i visitatori all’interno delle sue strabilianti avventure.
A due passi dal parco vi è lo storico Giardino Garzoni, meraviglia architettonica del ‘700 toscano. Tra statue, fontane, geometrie floreali e acquatiche, sicuramente degno di nota è il suggestivo labirinto.
Se siete appassionati di farfalle, una tappa da non perdere è certamente la Butterfly House. Un ambiente naturale appositamente creato per le specie tropicali ed equatoriali che volteggiano libere nell’aria lasciando gli spettatori a bocca aperta.
Il Giardino dei Tarocchi: il sogno di un’artista
Restiamo in Toscana, nei pressi di Capalbio, per contemplare una delle creazioni tra le più illusioniste del XX secolo. L’intera opera è ispirata a un mix tra il Parque Guell, dell’artista spagnolo Gaudí, e il Sacro Bosco di Bomarzo.
È dal 1955 che il sogno dell’artista francese, Niki de Saint Phalle, iniziò a delinearsi per poi prender piede, a partire dal 1979, in quello che sarà il progetto della costruzione di un suo personale parco artistico.
La Papessa, il Mago, la Temperanza e la Forza sono solo alcune delle figure ispirate agli arcani maggiori dei tarocchi. Al giardino sarebbe stato attribuito il compito di racchiudere il simbolismo e l’esoterismo dell’esteta in un tripudio d’arte tra materiali, forme e colori scintillanti.
Il Sacro Bosco di Bomarzo e i suoi mostri
Meglio noto come Parco dei Mostri, il Sacro Bosco di Bomarzo, nella Tuscia viterbese, è uno dei più magici giardini d’Italia. Il complesso è caratterizzato dalla presenza di statue e sculture mostruose che si incontrano in un paesaggio totalmente onirico.
I natali del parco sono datati al XVI secolo. Fu proprio a partire dal 1547 che Vicino Orsini, signore di Bomarzo, espresse il desiderio di far costruire un “boschetto” ricco di figure bizzarre e grottesche scolpite nel basalto.
In un’atmosfera quasi dantesca, tra figure mitologiche, sfingi egizie, draghi e orchi, il viaggio del visitatore si prospetta ricco di turbamenti e piacevoli sorprese.
Approfittiamone quindi per rimetterci in viaggio, con le dovute precauzioni, e torniamo a riscoprire le ricchezze degli incantevoli paesaggi, che costellano il nostro territorio, per cogliere a pieno le splendide sfumature che solo arte e natura sanno regalarci.
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