Farsi un blog con WordPress è semplice e intuitivo. Ci sono diverse piattaforme di blogging (tra cui Wix, Medium, Blogger, Nibbleblog e Ghost), ma WordPress è quella più utilizzata e popolare. Farsi un blog su WordPress non richiede conoscenze di Html e Javascript, anche se ciò facilita le cose. Basta iscriversi, leggere le condizioni generali del contratto, mettersi a smanettare. Esistono delle guide gratuite in rete e ci sono consulenti e programmatori di WordPress che mettono a disposizione online le loro conoscenze in modo del tutto gratuito. Basta solo Googleare! Si può scegliere il layout del blog: ci sono molti template a disposizione. Alcuni sono gratuiti e altri sono premium. C’è davvero l’imbarazzo della scelta! Di solito bisogna provare e riprovare. Bisogna iniziare a creare il blog, personalizzarlo e poi sperimentare, verificando qual è il template più adatto alle nostre esigenze. Bisogna però verificarlo quando siete solo all’inizio del blog, perché c’è il rischio che, cambiando più volte template, si perdano degli elementi funzionali. Il blog va naturalmente personalizzato nel modo più ottimale possibile. Per migliorarlo basta mettere nella parte laterale (sidebar) e nella parte bassa (footer) tutti i widget che riteniamo opportuni. I widget sono dei componenti aggiuntivi, come gli articoli recenti, il calendario, il motore di ricerca del blog, etc etc. Si può anche aggiungere dei Widget non preinstallati. Se si vuole aggiungere il meteo, delle news o un orologio al blog, bisogna andare sui siti che offrono queste utilità gratis, copiare il codice Html e poi incollarlo nel blog. I widget non vanno confusi con i blocchi di WordPress, che si possono inserire nelle pagine e nei post. Esistono inoltre i plugin, che sono dei piccoli programmi aggiuntivi, che fungono da supporto. Alcuni plugin molto usati per un blog letterario o culturale sono il traduttore per il sito, i post correlati, Yoast Seo free, il modulo di contatto, la Google maps, Book review per recensire i libri, popular post per mettere in evidenza i post più popolari, Scroll top, il tempo di lettura di un post, Askimet per il filtro antispam, Postviews come contatore delle visite di un post. Un plugin necessario a mio avviso è Iubenda per la cookie policy e la privacy policy, predefinito su Altervista (hosting che ha anche tantissimi plugin gratuiti). Per ogni plugin bisogna sempre vedere il settings (ovvero bisogna dare delle impostazioni) e se sia compatibile o meno con la versione del nostro blog (se si ha un blog su Altervista, si può incorrere in un errore critico e allora bisogna fare una ricerca sul forum, aspettare che il blog venga messo in modalità provvisoria e correggere subito l’errore, rimuovendo il plugin “incriminato”). Per quanto riguarda il bottone della donazione Paypal, si può aggiungere cercando il plugin idoneo oppure, molto meglio, andare sul sito di Paypal (essendo già iscritti e avendo un conto) e digitare su “informazioni sulla creazione di un pulsante per le donazioni”, seguire la procedura, copiare il codice Html e incollarlo nel blog nell’area widget. Infine perché i visitatori possano rimanere aggiornati si può mettere il link Rss oppure si può usare il plugin Push notifications. Perché i propri post ottengano delle visite, bisogna che vengano ottimizzati in chiave Seo. Bisogna per ogni articolo valutare l’analisi Seo, esaminare la leggibilità e appunto la Seo. La Seo dovrebbe essere almeno ok o meglio ancora buona. Per fare questo bisogna smanettare un poco e analizzare tutti i difetti del nostro post che ci indica l’analisi Seo. Per avere buoni risultati bisogna sempre inserire slug, frase chiave, metadescrizione, immagini con didascalia, nome e descrizione, che siano idonee. Ci sono diverse guide su youtube per ottimizzare gli articoli di un blog in chiave Seo. Sono tutorial che durano più di mezz’ora, ma sono utilissimi. Insomma farsi un blog con WordPress è semplice e intuitivo, ma bisogna smanettare un poco.