Avete presente il vecchio detto sempre attuale, “fin che morte non ci separi” ? Quanti di voi leggendo queste righe sognano sognano magari il loro matrimonio, il giorno perfetto, socchiudete gli occhi perchè tanto qul fatidico “fin che morti non ci separi” sta diventando una bella utopia.
I matrimoni in Italia calano a dismisura, non se la passano certo meglio le convivenze, certo vanno comunque per la maggiore tra le coppie, ma anche le beneamate convivenze non sembrano passarsela benissimo stando agli ultimi dati resi pubblici poche ore fa, ma cosa succede quando non è la morte a separare i coniugi, ma ci pensa la vita e le varie dinamiche?
Intanto si fanno sempre meno figli, vuoi per la crisi, vuoi per motivi vari ed eventuali, e il nostro bel Paese sta diventando un perfetto paese per vecchi, con l’età media che si alza oltr egli ottantasei per le donne , e ottantaquattro per gli uomini.
Quando però le coppie scoppiano accade che ci si ritrovi a discutere per l’animale domestico, avete capito benissimo; se un tempo le coppie avevano a che fare con i giudici per l’affido dei propri figli, ora è tempo di dare spazio e benessere con visite programmate anche per i nostri amici a quattro zampe, come ?
Intanto già due coppie , una di Varese e un’altra di Roma si sono affidate al tribunale per decidere a chi doveva essere affidato il loro cane, in ambo i casi alle donne, ed in ambo i casi i maschietti dovranno sostenere il felino con un assegno di mantenimento, quindi acquisto di crocchette, generi di prima necessità e visite programmate quindicinali.
Il cane e il gatto sono divenuti i miglior confidenti dell’uomo , e arma di diatribe in tribunale per quelle coppie che dopo essere scoppiate, della loro capanna con il cuore non se ne fanno praticamente più nulla .