Roma, è risaputo, è una città ricca di sorprese capace di meravigliare in ogni suo aspetto e sfaccettatura, come la Metafisica di de Chirico.
L'arte, nella Capitale, assume un aspetto poliedrico ricco di stratificazioni, sovrapposizioni e memorie dei secoli precedenti, dalla preistoria al mondo contemporaneo.
1.Dal casino dei Giochi d'acqua all'Aranciera
Nella splendida cornice Secentesca di Villa Borghese si trova l'Aranciera, un edificio talmente modificato nei secoli da aver perso il suo aspetto originale.
L'edificio era già nell'area prima della realizzazione della Villa Borghese da parte del cardinale Scipione (1576-1633). Nell'ultimo quarto del settecento il principe Marcantonio IV Borghese (1730-1800) trasforma la struttura dell'edificio ampliandola e chiamando numerosi artisti per le decorazioni.
L'attuale Aranciera era chiamata Casino “dei Giuochi d'Acqua”. La sua era una funzione ludica, sede di eventi e di feste mondane ampiamente celebrati nelle cronache del tempo.
Questo periodo glorioso ebbe breve vita a causa della caduta della Repubblica Romana nel 1849. Ridotto in ruderi e ricostruito molto liberamente e senza più tracce del notevole apparato decorativo, fu adibito ad Aranciera, ricovero invernale dei vasi di agrumi.
Nel 1903, all'epoca del passaggio di Villa Borghese al Comune di Roma, fu sede di uffici e abitazioni; ospitò quindi un istituto religioso e successivamente, dal 1982, uffici comunali. L'edificio cadde in rovina fino al 2006 quando cominciarono i restauri per la creazione del Museo Bilotti.
2. La fondazione del Museo Bilotti
La nascita del Museo, inaugurato il 10 maggio del 2006, è merito della collaborazione tra il Comune di Roma e l'imprenditore italo-americano Carlo Bilotti, collezionista raffinato di opere di Arte contemporanea scomparso il 17 Novembre del 2006.
Chi era Carlo Bilotti?
Carlo Bilotti nasce a Cosenza nel 1934 .Dopo aver completato gli studi giuridici a Napoli e Palermo, inizia la sua prima esperienza lavorativa industrie dei genitori. Nel 1963 è a New York per frequentare i corsi della Columbia University . Nominato vicepresidente per l'Europa della multinazionale Shulton, si trasferisce a Parigi. Nel 1973 a New York diventa presidente della Jacqueline Cochran, produttrice di profumi di note case cosmetiche europee come: Nina ricci, Carven e Pierre Cardin. Oltre che a Parigi e New York, è molto attivo nel mondo della finanza e dell'arte anche a Zurigo, Basilea, Londra.
Belotti è stato amico e committente di: de Chirico, Warhol, Lichtenstein, Dalì, de Saint-Phalle, Rivers, Rotella.
Nella sua generosità Bilotti ha donato a Roma ventidue opere della sua collezione privata, tra le quali spiccano: diciotto acquarelli di de Chirico, accanto a opere di Gino Severini, Andy Warhol, Larry Rivers e Giacomo Manzù.
La visita ha inizio nella splendida cornice del giardino di Villa Borghese, a via Fiorello La Guardia dove si trova l'ingresso al Museo.
3. La collezione Bilotti all'Aranciera
La collezione si snoda in due grandi sale, in cui si possono ammirare prima le opere di Andy Warhol, amico della famiglia Bilotti, poi quelle del grande maestro Giorgio de Chirico.
Tra le opere dell'esponente della Metafisica pittorica troviamo dipinti importanti come: Mistero e Malinconia di una strada e Fanciullla con Cerchio, gli Archeologi e un Autoritratto del maestro giusto per citarne alcune.
Il resto è tutto da scoprire dal vivo, comprese le opere della fase accademica del maestro e alcune sculture di soggetti classici tradotti in chiave Metafisica.
Il Museo Bilotti è un piccolo scrigno da aprire, visitare e soprattutto da scoprire.
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