Palermo trasformata per quattro giorni nella capitale d’alta moda.
Un evento favoloso, un modo per valorizzare questa bella città, frutto del lavoro accurato impegnativo di due stilisti sulla cresta dell’onda: Dolce&Gabbana.
Dal 6 al 10 luglio 2017, l’evento di moda “Alte Artigianalità” ha visto Palermo trasformata in un palcoscenico all’aperto. Le top model più importanti, 450 vip da tutto il mondo e oltre 50 giornalisti delle più importanti testate internazionali hanno partecipato alle sfilate tenutesi al centro di Palermo.
La manifestazione è iniziata il 6 luglio con la sfilata in piazza Croce dei Vespri con la sfilata “Alta gioielleria Donna” a Palazzo Gangi.
Si è proseguito il venerdi 7 con “Alta gioielleria Uomo” a Palazzo Mazzarino sito in via Maqueda. Nel pomeriggio si era tenuta la sfilata da donna “Alta Moda” in piazza Pretoria e cena di gala a Villa Igiea con musica dal vivo e spettacolo di fuochi d’artificio.
Sabato 8 luglio, la sfilata “Alta Sartoria” a Monreale dove l’intero centro storico è stato coinvolto. La domenica invece gli eventi si sono spostati a Trabia. +
A Villa Igiea dal 6 al 10 luglio l’esposizione permanente delle collezioni “Alta gioielleria Donna e Uomo, Alta Moda, Alta Sartoria” mentre il “Pop up store Dolce & Gabbana” con le collezioni speciali prét-â- porter si è tenuto a Tonnara Florio.
Un lusso sfrenato ha invaso la città di Palermo in cui molte star internazionali hanno attraccato i loro prestigiosi yachts a Villa Igiea.
La collezione di Dolce&Gabbana è stata ideata per rappresentare i colori e i sapori della Sicilia. Un progetto variopinto che ha stupito le persone per l’estro e il folclore rappresentati. I due stilisti partiti anni fa con una sfilata in Sicilia sono ritornati a casa esprimendo tutto ciò che hanno fatto in questi anni.
Via a carretti, fanti, cassate, stemmi e abiti barocchi che hanno sfilato con profondi significati popolari.
La tovaglia della festa che si trasforma in gonna, l’abito cassata, i santi delle chiese, i colori dei carretti siciliani, i giocatori a carte di un bar, le donne che parlano da una finestra all’altra, la cultura siciliana che irrompe tra un abito e l’altro e tra una cucitura e un bottone, un misto tra Gattopardo e antichi costumi siciliani. Giacche incrostate di ricami che ricordano i sovrani di Monreale e pantaloni in tessuti preziosi e riproducono i marmi dei pavimenti antichi simbolo del potere nobiliare. Richiami di sacralità nei copricacapi con Sacro cuore oro e rosso indossati dalle modelle e dettagli in stile barocco dove l’abilità degli artigiani italiani ha dato prova di grande professionalità.Stampe di Madonna con bambino riprodotta su abiti laminati. Hanno sfilato tessuti Jaquard di paillettes nelle giacche a fantasia a fiori, bomber morbidi come nappa utilizzando il coccodrillo trattato, vedute di Monreale riprodotte nelle camicie in seta e nei giubbotti.
E poi le collezioni da uomo di Alta Gioielleria e l’utilizzo del gioiello come simbolo di potere: spille, anelli, porta banconote e orologi.
Nella collezione da donna di Gioielleria, orecchini miniaturizzati come lampadari, collane di corallo, pietre preziose a forma di frutta e floreali. Sulla gonna di un abito da sera compare la citazione del Gattopardo trascritta sull’orlo, leoni e zampate di austera nobiltà siciliana.
La fontana di Piazza Pretoria come stupenda cornice di una delle sfilate favolose di Dolce&Gabbana a dimostrare come la Sicilia è un crocevia di culture miste, araba, normanna, spagnola, romana, greca e di come ogni popolazione ha lasciato contaminazioni culturali che i nostri stilisti hanno rielaborato con estro e fantasia in modo spettacolare.