Giovedì ho avuto il piacere di intervistare il grandissimo Franco J Marino. Ecco a voi l’intervista :
1- Autore, compositore e interprete, quale dei tre aggettivi ti rappresenta di più?
Tutti e tre, ma ti direi cantante, perchè è quello che ho sempre fatto e quello che sto facendo ora, nonostante abbia sempre scritto e composto i miei pezzi.
2- Lavori nel panorama della musica sia nazionale che internazionale, in quali dei due però senti di poterti esprimere meglio?
Internazionale, perchè le canzoni che ho scritto tipo per Andrea Bocelli o per la Walt Disney Americana, sono piaciute tanto li e questo vuol dire che il mio modo di scrivere piace la in America. Poi secondo me piace anche all’Italia però in Italia non si è abituati a brani più “impegnativi”.
3- Come ti senti ad aver collaborato con così tanti artisti di fama mondiale?
Normale, nel senso che quando li vivi, li vivi intensamente, li vivi in diverse situazioni e sicuramente sembra tutto molto bello, ma anche come se tu l’avessi già fatto come se tu li avessi già conosciuti, perchè quando scrivi per un’artista in qualche modo devi entrare in feeling, devi creare quel mood che ti accomuna a lui e viceversa. Sono esperienze bellissime ma anche costruttive.
4- Nel 2012 hai ricevuto il premio AFI per l’attività compositiva a livello internazionale,cos’hai provato in quel momento e cos’hai pensato quando ti è stato consegnato il premio?
Guarda l’emozione l’ho provata forte perchè era al Maschio Angioino a Napoli che poi è la mia città anche se sono cresciuto a Roma, per cui è stata una bella esperienza, bella serata. Poi chi mi ha dato il premio ha sempre creduto molto in me quindi mi ha fatto molto piacere.
5- Parliamo infine della tua nuova canzone “C’è una nuova vita”, come ti senti a presentarla oggi davanti al pubblico del Festival Show e più precisamente, cosa vuoi esprimere con questa canzone e che emozioni speri scateni nelle persone che l’ascoltano?
Io voglio esprimere un sentimento e valori che vanno al di là della nascita di un figlio, la rinascita, ricerca, la rinascita interiore ma anche esteriore. Quelle che poi visto il momento storico in cui viviamo è difficile e terribile, politicamente, socialmente ma anche musicalmente. Poi, il fatto che io sia qui non lo so nemmeno io forse non è il contesto, la situazione adatta al mio modo di essere e di scrivere, però è anche una sfida in questo senso. Io penso che la gente vada anche abituata ad ascoltare cose diverse. Onestamente parlo da scrittore e non trovo tutta questa originalità in questi nuovi artisti molto bravi però si somigliano, alla fine la differenza l’ha fatta quando esce un Tiziano Ferro o quando esce un non lo so ultimamente, boh, forse siamo rimasti a lui, non lo so, non mi ricordo di uno veramente forte. Sono tutti bravi però sono tutti un pò uguali sembrano usciti tutti dalla stessa porta, tutti stereotipati insomma, sono anche bravi. Io credo di essere il meno conosciuto lo vedo anche entrando che pochi si accorgono di me e invece chi ha fatto un anno Amici è tutti i giorni in televisione è chiaro che ha più riscontro. E proprio per questo è l’occasione giusta per dimostrare che in Italia non c’è solo quello.