Nata nel 1999, Sabrynex vive con la famiglia affidataria a Castel Volturno, dove frequenta il liceo artistico, ed è una fan dei One Direction.
Proprio dalla sua passione per Harry Styles, Sabrynex ha trovato l’ispirazione per il protagonista maschile del suo libro, che nella versione di Wattpad ha lo stesso nome del cantante e medesime sembianze.
- Sei partita da “Wattpad” e sei arrivata in copia fisica. Ti aspettavi questo traguardo?
Non me lo aspettavo per niente. No, non posso mentire, segretamente lo speravo, come lo spera chiunque d’altronde. Ma non ho mai creduto fino in fondo in me stessa, ho sempre ignorato i consigli di chi mi spintonava a mandare qualcosa di mio ad una casa editrice. Ho sempre preferito l’ignoto al rifiuto. Poi, un giorno, tutto cambia. E non c’è traguardo più grande di vedere il proprio sogno realizzarsi.
- Il libro si chiama “Over – Un’overdose di te”. Come mai questo nome?
Over ha un senso proprio. Tradotto prende il significato di Oltre. Per innamorarsi di qualcuno non bisogna fermarsi alle apparenze. Ciò che lega i due protagonisti è il loro modo di guardare oltre a tutto ciò che gli altri vedono in loro. Cher guarda oltre un paio di occhi tormentati ed un aspetto ribelle, come Hunter, credendo in lei, guarda oltre una ragazza fragile ed innocente. Un’overdose di te perché il punto chiave della storia è una dipendenza, una di quelle nocive: l’amore. E quando ne si assume una dose eccessiva, è la fine.
- Prendo una frase dal tuo libro “Non mi importa del paradiso, Hunter. Se è una droga quella che vuoi lascia che sia io quella più letale”. Sono frasi molto romantiche. Cosa pensi dell’amore?
Ho le mie idee sull’amore. Come ho citato nel mio libro, Erich Fromm sosteneva che senza l’amore l’umanità non sopravvivrebbe un solo giorno. Sono dell’idea che chi non ha amato, non è vivo del tutto. Non sono un’inguaribile romantica, tutta rosa e fiori, mi piacciono le cose forti ma al contempo profonde.
- A cosa è ispirato il libro?
Alla vita di tutti i giorni, ai ragazzi di oggi, ai problemi che hanno con le dipendenze. Allo stesso tempo però cerco di spiegare una realtà che non tutti vedono: quella di un altro mondo, uno più personale, delle insicurezze delle ragazze e dei sensi di colpa dei ragazzi. Siamo tutti pieni di niente, ma spesso gli adulti non lo capiscono e siamo costretti ad aiutarci da soli: nel mio libro raramente appare la figura di un adulto.
- Andrai avanti a scrivere?
Non ho mai avuto intenzione di fermarmi, è una delle mie dipendenze. Continuerò con la trilogia di Over, mi fermerò solo quando sarò costretta a farlo (forse).
- Quali emozioni hai provato quando sei stata contattata da Rizzoli per pubblicarlo in copia fisica?
Ero incredula. Non mi sono mai fidata meno di Wattpad, continuavo a ripetermi che era uno scherzo e che era inutile illudersi. Quando poi mi ha dato la sua e-mail e successivamente il suo numero di telefono, ho sentito l’aria mancarmi e per giorni interi non riuscivo ancora a crederci. E’ una di quelle cose che ti capita una sola volta nella vita e, quando capita, ti lascia letteralmente senza fiato!
- Com’è cambiata la tua vita dopo quel libro?
Non è cambiata drasticamente. Sono rimasta la stessa ragazza timida ed insicura di sempre, con la differenza che più occhi si sono posati su di me. Nessuno sapeva di questa mia segreta passione, e, presentarmi a scuola con “tra poco esce il mio libro”, ha lasciato tutti di sasso, anche la mia famiglia! Ora mi muovo di più, ho avuto anche il piacere di vedere Milano per la prima volta, una gioia indescrivibile. Ho conosciuto persone stupende, dai miei editori a tutte le persone che mi hanno seguita in questo percorso. Non so quanto la mia vita sia cambiata, ma, se lo ha fatto, sicuramente in meglio!
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A cura di Enzo Bellini