Benvenuto Simone e grazie per questa intervista
“Figurati è un piacere”
Raccontaci un po’ di te. Simone come descriveresti il tuo lavoro a chi non lo conosce?
Il mio lavoro come pianista è in realtà abbastanza semplice, o meglio niente di strano nel senso che a livello proprio per fare i concerti del pianista c’è tanto studio dietro e soprattutto a casa,da soli, ma studio che non è soltanto scrivere lo strumento ma anche ricerca e questo nel mio caso che sono un pianista classico. Poi dall’anno scorso lavoro anche al liceo Coreutico al Piero Gobetti a Sampierdarena, è un lavoro totalmente nuovo per me perché non ho avuto alcun tipo di formazione come accompagnamento alla danza e quindi è il lavoro di un qualsiasi professore che che va più o meno ogni mattina a scuola e sta con dei liceali
Cos’è per te la musica?
In generale è qualcosa di cui non posso fare a meno sicuramente,soprattutto c’è ne siamo accorti credo tutti, durante anche la pandemia, perché è qualcosa che ci permette di non cadere mai nello sconforto perché è sempre qualcosa che ti accompagna nella vita: quindi per sintetizzare una compagna
Ci approfondisci i tuoi studi musicali?
Gli studi musicali partono da quando ero piccolissimo perché la mia mamma mi ha portato a studiare con un maestro Domenico Greco, e quindi sono iniziati da piccolissimo perché mia nonna suonava il pianoforte,sono proseguiti con quella che è stata forse una seconda nonna per me privatamente che era Dorina Nicolini, poi da lì sono passato in conservatorio in prima media finendo poi con gli studi liceali esattamente in quinta anno dove ho studiato qui a Genova col maestro Massimo Quaderni e poi da lì è stato una ricerca anche dell’Accademia giusta e del maestro giusto da cercare, perché io non ho avuto in famiglia nessun pianista. L’ultima esperienza che ho avuto incredibile, è stata a Roma all’ Accademia Santa Cecilia dove sono stati tre anni e mi sono appunto proprio anche lì diplomato nel novembre 2020
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
L’esperienza dei tre anni a Roma,è stata un’esperienza incredibile, inoltre tutto quello che uno fa anche da solo che vive la sua esperienza un po’ quotidiana nello studio,un lavoro comunque di ricerca e un po’ per i grandi eventi che ci sono stati. Sono andato a gennaio in Olanda per un concorso internazionale ed è stata un’esperienza veramente importante che mi ha fatto crescere
Ci parli dei tuoi progetti attuali e per il futuro?
Tra i progetti attuali per il futuro c’è la parte comunque dell’insegnamento che mi piace. Ho fatto dei concorsi per entrare di ruolo a scuola. Mentre per quello che riguarda la parte più artistica entro quest’anno dovrei finire un CD che sara’ in un cofanetto e poi suonare quando si può
Sogni nel cassetto?
Sicuramente vivere di quello che mi piace, e suonare anche repertori sempre nuovi
Ti ringrazio Simone per questa bellissima intervista
“Grazie a te Patrizia”
Patrizia Gallina