Raccontaci un po’ della tua storia. Come ti sei innamorato della lirica?
In realtà è avvenuto un po’ per caso, perché io quando studiavo a scuola le mie intenzioni erano più o meno due: la prima era studiare per diventare un giornalista e la seconda era per studiare marketing. Quindi erano due mondi un pochino diversi. Poi da un momento all’altro ho capito per puro caso di studiare musica e poi piano piano ho capito di avere questa passione per il mondo della musica in primis, poi per il canto, e successivamente per la lirica
Hai un idolo tra i grandi cantanti d’opera?
Sicuramente in primis Juan Diego Flórez, poi un altro cantante ma non maschile ma femminile che io ammiro tantissimo per la sua destrezza, la sua capacità sul palcoscenico,l’ho visto cantare al Teatro Carlo Felice e anche su YouTube e il soprano Diana Damrau, sento grande ammirazione per lei, sul suo modo di piantarsi sul palcoscenico e poi con cui trasmette quello che canta ha una luce tutta sua
Per te, senti che con l’opera stai parlando un linguaggio contemporaneo? Cosa ha da raccontare l’opera lirica al mondo di oggi?
Secondo me l’opera lirica dal mondo d’oggi ha tantissimo da raccontare. Non bisogna mai dimenticare che l’opera è in realtà uno specchio della società non bisogna ma questo per una base fondamentale, perché sia teatro di Prosa che Teatro Lirico è sempre teatro. Quindi rispecchia ad quello che c’è al giorno d’oggi, ma questo è dal mio punto di vista per la mia esperienza che ho da pochi anni
Il momento più difficile e l’emozione più grande che hai provato sul palco finora?
Il momento più difficile è stato prima del covid, ho avuto una grande di demoralizzazione
Hai un ruolo dei sogni?
Il mio ruolo dei sogni è il Conte D’Almaviva di Gioacchino Rossini, spero di cantarlo molto presto in un Teatro di calibro come quello del Carlo Felice
A chi devi principalmente la tua impostazione?
Io ho iniziato con la”ammirazione del Tenore Juan Diego Flórez, e sicuramente questo ha influenzato la mia voce, lo devo sicuramente molto a lui. Ma non solo, il lavoro che ho fatto con i maestri di canto in questi anni mi hanno aiutato a trovare la mia identità vocale
Qual’e’il repertorio e le opere che al momento senti più congeniali alla tua voce e al tuo temperamento?
Di sicuro è sicuro partirei sul Rossini un po’ per le mie caratteristiche vocali e lo ritengo una grazie divina , perché sei hai un dono devi sempre maturarlo devi dare sempre il meglio. Sicuramente mi ritengo più congeniale con il repertorio Rossiniano e dovrei provare e mi piacerebbe provare il repertorio belliniano e poi mi piace molto cantare con la mia chitarra
Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Quali ruoli desideri interpretare? C’è un teatro in cui vuoi assolutamente cantare?
Per i progetti futuri: continuare a portare avanti l’Associazione StartArt che abbiamo creato io ed Alexandra Ivchenko, da una parte, e continuare ad andare avanti con la mia carriera da cantante. La strada è sempre lunga
I Ruoli che vorrei interpretare: di sicuro Il Conte Almaviva nel Barbiere, Ernesto nel Don Pasquale, Rodrigo nel Otello rossiniano… Spero di non star puntando troppo in alto, ma vale la pena sognare, con umiltà e lavoro costante le cose accadono.
E per il teatro in cui vorrei cantare: il Gran Teatro Nacional de Lima, Perú. Perché? Per avere tutta la mia famiglia vicino facendo il mio lavoro. È proprio un sogno nel cassetto a cui ci tengo tanto
Ti ringrazio Eder di questa bellissima intervista, e della tua disponibilità
“Grazie a voi ,per il tuo lavoro che fai, ragazzi seguite Patrizia è una grande professionista, una grande intervistatrice e soprattutto una grande artista”
Patrizia Gallina