La Centrale Montemartini, straordinario esempio di riqualificazione funzionale di uno spazio industriale dismesso, ha recentemente aggiunto, alle già pregevoli opere in collezione, altri interessantissimi frammenti di storia della Città.
L’offerta museale si arricchisce, infatti, con l’ esposizione permanente del corredo funerario di Crepereia Tryphaena, con alcuni splendidi mosaici policromi e con un prestito temporaneo dalla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen, che permetterà di ammirare il ritratto dell’imperatrice Agrippina Minore, madre di Nerone. Ancora più incredibile è, infine, il preziosissimo treno, appartenuto a Pio IX, che ora ha finalmente trovato una “casa” adeguata dopo più di un secolo di cambi di sede.
La storia moderna della giovane Crepereia Tryphaena inizia nell’Ottocento a piazza Cavour.
Durante i lavori per la costruzione del Palazzo di Giustizia si rinvenne una necropoli e tra le tombe una apparteneva ad una fanciulla, morta prima delle nozze, accompagnata nella morte da un prezioso corredo, costituito da una serie di raffinati gioielli in oro e pietre preziose e da altri pregevoli oggetti da toeletta. Il reperto più straordinario è certamente la deliziosa bambola di avorio con arti snodabili, vero capolavoro di intaglio di probabile manifattura egiziana, databile intorno alla metà del II secolo d.C.
Tra i nuovi mosaici, che finalmente possono essere esposti, il più interessante proviene dall’area dove ora è il Palazzo delle Esposizioni, rinvenuto nel 1882 durante i lavori di costruzione e datato alla seconda metà del I sec. a. C., raffigura una scena ambientata lungo le sponde del Nilo.
La testa di Agrippina in basanite, è particolarmente preziosa come esposizione, perché finalmente può ricongiungersi col corpo, regolarmente conservato tra i reperti del museo. Purtroppo però tornerà in Danimarca a gennaio.
Dulcis in fundo lo splendido, straordinario, incredibile e mirabolante treno di papa Pio IX, l’iniziatore delle linee ferroviarie di Roma.
Regalo delle due Società che gestivano le ferrovie pontificie, fu interamente costruito a Parigi e arrivò a Roma dopo un lungo viaggio sulle acque, partendo dal Quai d’Orsay e approdando a Ripa Grande a Trastevere. Un mini palazzo su ruote con tanto di Sala del Trono e Cappella.
Da solo vale la visita !!!