“La pellicola d’oro” – per meglio conoscere il “chi è” dietro le quinte

Il Premio LA PELLICOLA D’ORO è una manifestazione cinematorgrafica organizzata da

ART. 9 CULTURA & SPETTACOLO ed 

  è una nuova realtà per la salvaguardia delle professioni e per un sostegno alle associazioni ed industrie del cineaudiovisivo in Italia.

L’Associazione Nazionale Poliprofessionale ART. 9 è nata per iniziativa di scenografi, architetti, costumisti e arredatori che operano nel campo del cineaudiovisivo che vogliono, attraverso questa nuova entità associativa, promuovere, divulgare, difendere e valorizzare tutte le professioni della filiera.

Si tratta tra l’altro di mestieri e professioni autenticamente e storicamente collocati tra arte e artigianato al più alto livello, essendo lo spettacolo, nelle sue diverse forme espressive, una delle più antiche osannate forme di comunicazione, una delle più alte espressioni dell’anima, una palestra di creatività che vede come protagonisti non solo coloro che sono a contatto diretto con il pubblico, ma anche tutti quei professionisti che rendono possibile la loro realizzazione.

ART. 9 si pone quindi come strumento per valorizzare queste professioni, e non solo, riteniamo importante il rapporto con gli insegnanti universitari che preparano i giovani alle nostre professioni e apriamo l’associazione a le Associazioni e/o operative che promuovono e lavorano nel teatro e alle società o ditte che operano nel settore cinematografico.

Unificare i problemi del settore per dialogare con altre rappresentanze dello spettacolo e con le diverse istituzioni nazionali e locali impegnate a diverso titolo negli ambienti culturali. Siamo convinti che le nostre professioni vadano difese e tutelate non attraverso forme di corporativismo, ma al contrario cercando momenti di incontro e confronto con tutti coloro che amano l’arte e che operano produttivamente nel settore per migliorare la qualità del nostro lavoro e riprendere quel sistema lavoro che ha dato lustro in tutto il mondo al settore cinematografico e teatrale, ricordando
una splendida Cinecittà degli anni 60/70 , con una produzione teatrale che ci invidiano
in tutto il mondo. Per favorire una formazione adeguata, per creare condizioni che consentano l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro con una preparazione scolastica di alto livello.

L’associazione non ha scopo di lucro, è apolitica e rispetta le convinzioni di ognuno. È libera ed aperta a tutti quei Professionisti, Insegnanti, Associazioni e ditte che operano professionalmente nel campo del cinema, del teatro, della televisione.

Presentando l’associazione è stato detto “Siamo consapevoli che la situazione generale, non solo italiana, presenta notevoli difficoltà soprattutto in termini economici. Non ci troviamo in una congiuntura espansiva. Molti sacrifici siamo chiamati a fare, come professionisti e cittadini, ma questo non deve comportare la perdita di valori e di risorse per la cultura, la formazione e il futuro di tanti promettenti giovani.

La nostra ragione d’essere vuole essere proprio quella di dare valore alle idee, ai progetti, alle innovazioni. La storia ci insegna che in momenti di difficoltà, sono nate grandi idee e invenzioni di cui tutti hanno beneficiato.
Noi, con determinazione, nei settori che rappresentiamo, vogliamo costituire l’elemento di novità e ci auguriamo di tenere fede alle nostre idee.”

Oltre alla suddetta Associazione il Premio è organizzato anche dalla SAS CINEMA di cui è Presidente (per entrambe) lo scenografo e regista Enzo De Camillis.

BIOGRAFIA

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Lavora con registi come F. Taviani, Sergio Corbucci, Pasquale Squitieri, Steno, G. Giannini, Francesco Rosi, Giuseppe Tornatore. Ricordiamo i seguenti film, Sin Sing, Il pentito, Dimenticare Palermo, Una pura formalità.

Debutta nella regia nel 2009 con “19 giorni di massima sicurezza” con Luisa Ranieri, presentato ai Nastri d’Argento nel 2011, segue “Uno studente di nome Alessandro” con Valentina Carnelutti, premiato ai Nastri d’Argento 2012 come premio speciale.

Dal 2011 organizza il premio ‘”La pellicola d’oro”, riconoscimento ai mestieri e all’artigianato del cinema italiano. www.artnove.org -Le professioni: Direttore di produzione; Operatore di macchina; capo elettricista; Capo macchinista, Attrezzista di scena; Sarta di scena, Tecnico effetti speciali; Sartorie e Costruttori scenografici.

Nel 2013 realizza il docu-film su Pier Paolo Pasolini dal titolo “Un Intellettuale in borgata” con l’attore Leo Gullotta[1]. Il docu-film racconta la sua ricerca continua su l’onestà culturale delle “borgate” che Pasolini vedeva in contrasto con le rigidità intellettuali e i preconcetti borghesi che, invece, stigmatizzavano le contraddizioni di quel mondo popolare non ancora emancipato, narrato nelle sue espressioni cinematografiche come “Accattone” e “Mamma Roma” o nelle sue dichiarazioni sul potere mediatico della televisione espresse in un’intervista di Enzo Biagi. Tale lungimiranza culturale si spingerà fino alla lucida denuncia delle trame oscure di quella strategia della tensione di “Io so… ma non ho le prove” pubblicata nel 1974 nelle pagine Corriere della Sera.

Ed è proprio la lettura di “Io so… ma non ho le prove” da parte dell’attore Leo Gullotta che è il filo conduttore della narrazione del docu-film che si articola nelle testimonianze di Stefano Rodotà, Gianni Borgna, Otello Angeli, Maurizio Ponzi, Silvio Parrello, Umberto Mercatante, Antonio Del Guercio, Citto Maselli, Ugo Gregoretti, Nino Russo, Vincenzo Vita, Renato Parascandolo, Osvaldo Desideri, Pupi Avati.

Nel 2014 il docu-film “Un intellettuale in borgata” vince per la 21ª Edizione il Premio Speciale della Giuria “Libero Bizzarri”.

Il docu-film è in archivio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, l’Archivio di Torino, il Centro Culturale di Casarsa, l’Aamod.

Nel 2015 il docu-film “Un Intellettuale in Borgata” viene proiettato il 2 novembre a Stoccolma organizzato dall’Istituto di Cultura Italiano

Nel 2015 scrive il libro “P. P. Pasolini Io So…” edito Arduino Sacco, presentato al Festival di Venezia nel 2016 dalla giornalista Laura Delli Colli.

Nel 2016 il docu-film “Un Intellettuale in Borgata” viene proiettato il 26 luglio a Lisbona grazie alla NOOS.

 

 

(Un ringraziamento a LICIA GARGIULO per le notizie stampa)

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