Chester Bennington, voce del celebre gruppo new metal Linkin Park, si è tolto la vita impiccandosi nella sua villa in California. Il giorno della sua morte coincide con il 53° compleanno del suo amico cantante Chris Cornell, anche lui morto suicida recentemente. Proprio la morte del suo amico lo aveva sconvolto, “Non posso immaginare un mondo senza di lui” aveva detto al funerale, dopo aver cantato una canzone in suo ricordo.
“Singing like an angel, screaming like a devil” si diceva della sua voce. Chester Bennington aveva in dono una delle voci più versatili del panorama rock mondiale. Con le sue note vocali era in grado di intonare melodie da angelo e da diavolo allo stesso tempo. Ciò che lo rendeva unico e lo contraddistingueva da tutti gli altri cantanti rock era proprio la sua capacità di abbracciare stili musicali diversi.
A trovare il corpo di Chester Bennington è stato uno dei suoi collaboratori, arrivato nella sua abitazione in mattinata. Chester aveva 41 anni e lascia 6 figli avuti da due diversi matrimoni. In passato aveva avuto problemi di alcool e di droghe, ed aveva già ammesso di aver pensato al suicidio a causa della sua depressione.
Fu proprio la musica a salvarlo, disse più volte Chester. La stessa musica che lo ha portato al successo dei Linkin Park, gruppo rock che ha venduto più di 10 milioni di album in tutto il mondo. La band nacque nel 2000, quando si chiamava ancora Hibrid Theory. La morte di Chester Bennington è sicuramente una delle più tragiche del panorama rock mondiale. Migliaia di fan sono accorsi nei paraggi della sua villa per portare dei fiori e delle lettere in suo ricordo. L’ultimo spettacolo fu proprio in italia a Monza, dove Chester suonò per 80 mila persone.