“Nessuno è al sicuro finché non siamo tutti al sicuro”. Una pandemia non è una competizione tra aziende o tra paesi, ma una battaglia tra l’umanità e un virus letale. Invece di competere, le nazioni e le aziende devono fare tutto il possibile per cooperare e porre fine al Covid-19 distribuendo uniformemente i vaccini. In caso contrario, passeranno anni prima che una parte significativa delle persone nei paesi poveri venga vaccinata.

Il mondo ha bisogno di 11 miliardi di dosi di vaccino Covid-19 per immunizzare il 70% della popolazione mondiale, assumendo due dosi per persona. Degli 8,6 miliardi di dosi ordinate, 6 miliardi di questi vaccini sono andati a paesi ad alto e medio-alto reddito. Le nazioni più povere – che rappresentano l’80% della popolazione mondiale – avevano, a marzo, accesso a meno di un terzo dei vaccini disponibili.
Il Mondo è diviso tra paesi vaccinati e non vaccinati
Mentre i programmi di vaccinazione contro il virus avanzano in diversi paesi, soprattutto i più ricchi, il mondo potrebbe essere diviso entro la fine dell’anno in zone a rischio. Le zone rosse, verdi e gialle cominciano ad essere segnate sulla mappa. Anche in queste circostanze, i paesi ricchi continuano a comprare più vaccini del necessario, negandone di fatto l’accesso ai paesi più poveri.
Se si decide di adottare politiche basate sull’immunità acquisita dai paesi attraverso la vaccinazione, ci saranno limitazioni ai diritti, ai viaggi e all’economia dei paesi poveri. Questo aumenterà la disuguaglianza sociale già esistente tra Nord e Sud.
Una tale politica non ha senso né dal punto di vista economico, né da quello della salute pubblica. L’economia mondiale potrebbe perdere fino a 9,2 trilioni di dollari se i governi non garantiscono l’accesso ai vaccini ai paesi poveri. E i paesi ricchi potrebbero perdere la metà di questa cifra.
Più varianti se non si applicano i vaccini in tutto il mondo
D’altra parte, la circolazione del virus nei paesi poveri finirà per produrre varianti che non saranno sensibili ai vaccini e che inevitabilmente raggiungeranno i paesi ricchi, creando nuovamente una situazione simile a quella dell’inizio della pandemia. Ancora una volta, Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente dichiarato che “più aspettiamo a fornire vaccini, test e trattamenti a tutti i paesi, più velocemente il virus prenderà piede, più varianti emergeranno, più è probabile che gli attuali vaccini saranno inefficaci, e più sarà difficile per tutti i paesi riprendersi“.
Non si è ancora capito che la soluzione non è quella di isolare i paesi dove sono i focolai di infezione, o che non hanno vaccinato le loro popolazioni. Ancora una volta dobbiamo insistere che la soluzione è quella di vaccinarci tutti contro il Covid 19, perché “Nessuno è al sicuro finché non siamo tutti al sicuro“.
Questo articolo è una traduzione dell’editoriale “Nadie está a salvo hasta que todos estemos a salvo” una ricerca dello Scienziato Sir Salvador Moncada
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