Giorgio Armani e’ nato a Piacenza sulle rive del Po nel 1934 nel periodo della seconda guerra mondiale, e con la sua famiglia dopo la guerra si trasferisce a Milano dove frequenta la facolta’ di medicina anche se la sua strada sara’ tutt’altra.
Nel suo libro, presentato nell’edificio dove organizza le sue sfilate di moda narra la sua biografia di stilista e racconta di tutta la sua vita e dei successi, il cui ricavato andra’ in beneficenza alll’Unicef.
Il suo primo lavoro e’ come vetrinista per La Rinascente e poi diventa stilista per Nino Cerruti. Ma l’incontro che dara’ una svolta decisiva allo stilista fu nel 1966 con Sergio Galeotti che sara’ il suo compagno di vita e del quale parla con grande riconoscenza.
Nel suo libro Armani scrivera’ del suo stile, del modo di comunicare la moda, della visione del corpo della donna e la creazione della giacca destrutturata che ha cambiato e attualizzato il modo di vestire della donna e dell’uomo.
Poi nel 1982 la sua collaborazione con l’industria cinematografica Holliwoodiana che lo ha amato per le sue creazioni (ha vestito anche Richard Gere in American Gigolò, famosa la scena del gigolo’ che poggia sul letto tutti i suoi abiti, rigorosamente Armani).
Un icona del suo modo di vestire e’ stata l’accoppiata della t-shirt blu con il denim che da’ un raffinato effetto casual. Rappresentativa del suo stile essenziale e rigoroso e’ stata la giacca destrutturata, libera da inutili decori, e divenuta una icona anche essa dello stile unisex, un capo molto richiesto e rubato dalle donne dall’armadio maschile.
Ha inventato un casual chic rigoroso anche per l’eleganza maschile, pantaloni ampi con le pinces e volumi fluidi nei completi.
Nelle collezioni femminili estive Emporio Armani prevalgono le sovrapposizioni e i suoi completi avvolgono le modelle come se fossero dei petali di fiori, i colori sono sfumati, toni pastello sovrapposti, rosa, cannella, corallo, shorts abbinati a giacche corte femminili, stampe a fiori. Le gambe sono scoperte, oppure ricoperte da pantaloni a vita alta ampi e chiusi da fibbie in pelle, gli spolverini hanno motivi paisley, gli abiti sono tempestati di bagliori in oro e rosa e paillettes, il top di pelle e’ a fiori a tre dimensioni, i caftani e le bluse leggere sono indossati su pantaloni dritti, i vestiti ad una spalla sono in organza e sono corti davanti più lunghi dietro, gli accessori sono stivaletti con punta aperta e fiocchetti laterali oppure ballerine trasparenti.
Armani e’ sempre stato uno stilista rigoroso ed elegante, molto puntiglioso e disciplinato. Una persona riservata ma altrettanto ironica e con una grande ambizione: quella della moda e di essere fedele alle proprie idee.
Nel 2009 inventa il Greige una sfumatura mista di grigio e beige, un colore molto raffinato.
Il Paisley invece è un disegno ottenuto utilizzando il boteh o buta, un motivo vegetale a forma di goccia di origine persiana utilizzato nella sua collezione 2015/16 riprodotto soprattutto negli scialli del Kashmir.
Nella sua collezione 2016 il paisley è utilizzato con varie tecniche: come stampa digitale per camicie e maglie, oppure per le giacche in jersey, effetto laser per i capispalla, o ricamo su tessuto Principe di Galles.
Anche nella sua Collezione Milano Moda Uomo fonde l’oriente con l’occidente e il paisley e’ molto utilizzato, i capi classici sono arricchiti da particolari orientali, i colori vanno dal grigio, al verde, al petrolio, le camicie sono alla coreana essenziali e futuristiche. Lo stile insomma emerge sovrano!
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