Adesso lo so. È la perplessità che permette al pensiero di farsi acuminato. La perplessità ti consente di scendere nel profondo. Quando sei disorientata, ecco, devi considerarla un’occasione.
Per colpa di un’influenza degenerata in infezione polmonare fui costretta a isolarmi fra le quattro mura del residence, in compagnia di antibiotici, antidolorifici e altre chicche farmaceutiche. Il pensiero del sesso mi disgustava, sentivo che mi stavo lentamente trasformando in una specie di anti-Sofia, il clone negativo di me stessa, una Sofia al reverse, solarizzata, come certe foto che escono dai laboratori. Piatta e perplessa, misuravo l’attuale impossibilità di fare soldi, ma l’idea mi lasciava piuttosto inerte. Come quando durante una gang-bang molto affollata giri gli occhi attorno a te e finisci per incrociare lo sguardo del nano, e allora pensi toh, c’è anche lui… Non sai se provare repulsione o attrazione, ti limiti a registrare la sua presenza. Dai, anche tu qui…
Ma una escort può permettersi di non essere sempre al top? Un’apparenza di normalità – malattie, ferie, impegni domestici – può essere contemplata all’interno del suo fascino? O non è il caso di simulare anche questioni del genere? No, amore, questa settimana non posso, sono invitata a un party a Ibiza, che ne dici di giovedì prossimo? Alla fine si tratta sempre di mentire. Alla fine si tratta sempre di recitare una parte. Certo, tutto questo ha un prezzo. Dovevo farmi scaltra, ancora di più: risparmiare qualcosa nei periodi di fulgore – il mio tesoretto! – e magari fare qualche investimento mirato. Pensare a me stessa come a un’azienda. Un’azienda con un paio di gambe da capogiro. Avrei avuto bisogno di qualche consiglio da persone lungimiranti, ma dopo l’esperienza con Bruno non mi fidavo più di nessuno.
“Domani a Parigi. Le sarebbe possibile? Mme Carestia Gattermayer mi ha chiesto di chiamarla per invitarla.”
L’isolamento era finito. Da giorni stavo molto meglio, avevo ripreso a uscire e quella telefonata era come un’iniezione di vitalità. Non che sprizzassi Perrier, ma si poteva fare.
Le pillole sono illustrate da Nadia La Moretti di Lamorettillustration