Francesco Totti rappresenta il simbolo della Roma giallorossa da oltre 25 anni. Ieri il suo addio. La sua ultima partita con la maglia della Roma, al termine della quale ha voluto leggere il suo messaggio di saluto al microfono in mezzo allo stadio Olimpico di Roma. Una giornata che resterà nella storia della Capitale. Tra i 60mila presenti, Totti ha esordito ringraziando tutti coloro che hanno fatto parte della sua vita in questi 25 anni e scusandosi nel caso in cui non fosse riuscito a finire di leggere la sua lettera perché troppo emozionato. Assieme a lui, tutti coloro che erano presenti in quel momento si sono commossi e hanno pianto con lui, per lui.
In un'atmosfera malinconica, Totti ha proseguito dicendo che sperava fosse quasi un sogno dal quale non avrebbe mai voluto svegliarsi. “Spegnere la luce non è facile. Adesso ho paura e ho bisogno di voi”, ma promette a tutti i suoi tifosi di restare per sempre nei loro cuori. Alla fine è questo ciò che realmente conta.
Si tolto così la fascia di capitano e l'ha consegnata al leader della squadra dei pulcini, quasi ad indicare che la vita continua, che c'è il futuro, anche se come lui stesso ha ammesso sperava che quel momento non sarebbe mai arrivato.
Le lacrime lo hanno accompagnato per tutto il suo ultimo giro di campo accompagnato dalla moglie, Ilary Blasi, e dai suoi 3 figli, Christina, Chanel e la piccola Isabel. All'altezza della tribuna Tevere si è seduto sui tabelloni pubblicitari di bordo campo con su scritto “Grazie capitano”.
Nel frattempo, sui monitor passano le immagini di volti noti, romanisti dichiarati, quali Sabrina Ferilli, Claudio Amendola e Carlo Verdone tutti visibilmente emozionati.
Suggestiva anche la musica che ha accompagnato questi momenti. Da “The circle of life” di Elton John (colonna sonora del cartone Walt Disney “Il re leone”), alle musiche di Ennio Morricone, fino alla colonna sonora de “La vita è bella” e “Il Gladiatore”, musiche dei grandi eventi che hanno accompagnato il capitano nel suo ultimo giro di campo.