L’estate sta arrivando e dopo un lungo letargo, dato dalla pandemia, non vediamo l’ora di affollare le spiagge per immergerci in limpide acque. La metamorfosi ha inizio: da assidui pantofolai, appollaiati sulle nostre poltrone, diventiamo anfibi bisognosi di tuffarci e di stare al sole. Che sia in mare o in piscina non importa, l’essenziale è prendere la tintarella con qualche tuffo per rinfrescarsi.
Per chi pensa che l’acqua salata non abbia ancora raggiunto la temperatura ideale, ma non ha voglia di rinunciare a godersi il sole, la soluzione è a portata di mano, un perfetto mix tra benessere e relax: le terme.
Il culto dell’acqua
Il culto dell’acqua è da sempre una sorta di rito ancestrale, perpetuato nel tempo da popoli antichi quali egizi, greci, romani e arabi. L’acqua era vista come un elemento sacro dalle proprietà curative e purificatorie. La pratica delle abluzioni, che consiste nel lavaggio parziale o totale del corpo, è oggi ancora in atto in varie religioni e culture, dall’Islam all’Induismo, passando per Cattolicesimo ed Ebraismo.
È con la civiltà greca e successivamente con quella romana che il culto prende piede a scopo ludico-terapeutico. Le Terme di Caracalla a Roma o quelle di Nettuno a Ostia Antica ne sono un esempio. Sul modello greco-romano gli impianti termali sono stati esportati in tutto il Mediterraneo, erano alla portata di tutti senza distinzione tra ricchi e poveri.
Con il declino dell’Impero Romano le terme divennero un luogo di comportamenti licenziosi e il Medioevo vide la loro chiusura per ordine della Chiesa Cattolica. Fu nel XIV secolo con la scoperta di una sorgente dalle acque ferruginose a Spa, città belga, che venne coniato il termine che oggi comunemente usiamo per riferirci ai luoghi di cura termali. Che siano spa o hammam di lusso, sorgenti o bacini naturali, le terme rappresentano un turismo che si è diffuso in tutta Europa sia a scopo salutare che ricreativo.
Il mese di giugno è sicuramente uno dei mesi ottimali per sfruttare ancora in pieno i benefici delle acque termali all’aperto.
Polle del Crimiso: tra mito e leggenda
Le Polle del Crimiso sono conosciute come Bagni liberi di Segesta, una località siciliana, in provincia di Trapani, situata tra i comuni di Alcamo e Castellammare del Golfo.
Si racconta che la bella Egesta, l’unica figlia superstite del nobile troiano Fenodomante, fosse approdata sulle rive di un fiume in fuga dall’ira del re di Troia, Laomedonte. La divinità fluviale Krimisòs, la salvò scaldando le sue acque e se ne innamorò. La leggenda narra che dal frutto della loro unione nacque Aceste, il quale fondò nelle vicinanze una città che chiamò Segesta in onore di sua madre.
Le Polle sono situate lungo il fiume Caldo, basterà guadare pochi centimetri d’acqua, per avere di fronte a voi varie pozze termali, a circa 47 gradi, che avanzano in un paesaggio straordinario.
Piscine Carletti: i bagni di Viterbo
A circa 2 chilometri da Viterbo troverete, lungo la Strada Tuscanese, le ricche e solforose acque termali delle Piscine Carletti. L’accesso è completamente gratuito, la temperatura in uscita si aggira intorno ai 58 gradi. L’acqua convoglia in diverse vasche che per questo motivo hanno temperature tra loro differenti.
Le terme, circondate da prati verdi, permettono di rilassarsi, di godere del sole e di tramonti spettacolari tra nuvole di vapore.
Bagni San Filippo: nella magia delle forme calcaree
L’area del Fosso Bianco, torrente nei boschi della Val D’Orcia, ospita diverse sorgenti di acqua termale, e strabilianti formazioni calcaree dalle forme suggestive. La temperatura è di circa 48 gradi. Immergendovi nel verde troverete dopo un breve percorso a piedi, la cascata della Balena Bianca. Tale cascata è stata così soprannominata per la forma che assomiglia a quella della bocca di una balena, con tanto di denti.
La tradizione vuole che il Priore Filippo Benizi, nel 1269, fosse in procinto di essere eletto come successore di papa Clemente IV. Per sfuggire all’elezione egli si rifugiò in una grotta, sul Monte Amiata, che da lui prese il nome. Si narra che il santo colpì con il bastone una roccia dalla quale sgorgò dell’acqua dalle proprietà curative.
Terme libere di Bormio: sorgenti calde nascoste fra i boschi
Se siete alla ricerca di un’esperienza termale suggestiva, sicuramente le Terme libere di Bormio faranno al caso vostro. Sono state appellate con il nome Pozza di Leonardo, in quanto egli stesso le descrisse nel Codice Atlantico “A Bormi sono i bagni”, riferendosi alla presenza di acque sorgive termali.
Dopo una camminata, che comprende un tratto a strapiombo sul fiume, che di certo non spaventerà i più impavidi, troverete la famosa pozza. Qui l’acqua raggiunge una temperatura ottimale di 36 gradi. Dopo esservi immersi penserete che ne sarà valsa veramente la pena per godervi il meritato riposo e il panorama.
Se amate circondarvi della bellezza della natura, da Sud a Nord, isole comprese, troverete un’Italia ricca di acque sulfuree e sorgenti termali in cui potrete farvi avvolgere da caldi vapori a costo zero.
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