Villa Freya e il suo giardino si trovano ad Asolo, borgo medievale, Acelum per i più attenti alle origini latine del nome, detta anche da Giosuè Carducci la città dai cento orizzonti.
Un piccolo borgo arroccato su una collina del trevigiano, annoverata tra i borghi più belli d’Italia.
Tanti i personaggi e gli artisti internazionali che l’hanno frequentata nella sua storia, dall’architetto Carlo Scarpa allo scrittore Ernest Hemingway, il poeta Robert Browning, l’attrice Eleonora Duse.
Nelle sue innumerevoli peregrinazioni la viaggiatrice sine tempo Freya Stark l’ha eletta a suo buen retiro.
Freya, inglese e cittadina del mondo, cresciuta tra Francia e Italia, viaggiatrice donna in territori come il Medio Oriente a inizio secolo, dà il suo nome all’omonima villa con annesso giardino che le è stata lasciata in dono dal pittore paesaggista Herbert Young.
Freya, spirito libero antesignana dell’indipendenza femminile, ha aperto il suo ritiro ai cittadini di Asolo e ai suoi ospiti che venivano a trovarla da tutto il mondo.
Il Giardino
Il giardino della Villa rispecchia la personalità di Freya, reso unico da piante provenienti da tutto il mondo e dall’Oriente in particolar modo.
Vi si trovano infatti lecci secolari, aranci, spezie particolari e rose profumate di diversa specie.
Il valore archeologico del sito è stato reso noto da scavi effettuati a più riprese.
Nel giardino della villa infatti si ergeva l’antico teatro romano della città risalente a un periodo tra il I sec a.C. e il I sec d.C.
Teatro diverso da quello greco che si trova solitamente su un declivio naturale perché il palcoscenico si trova nella parte alta rispetto agli spettatori.
Ad oggi la nuova proprietà ha intrapreso un percorso di riabilitazione dell’orto e di apertura di questo magico sito ai visitatori rendendo la storia di Freya, indissolubilmente legata alla storia di Asolo, fruibile da chi è appassionato o da chi, come me, se ne appassionerà.
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