Cosa si prova in questo momento di crisi, meno di 24 ore fa la nostra testata giornalistica del blocco il artista mi dava conto dei licenziamenti previsti dalla multinazionale Ericsson il Carrefour, oggi in italia, un ragazzo calabrese trentenne disoccupato, fatto testamento prima di uccidersi motivo? Perché non riuscivo a trovare lavoro ma andiamo con ordine.
Lui era un tecnico un grande capacità, avevo mandato un milione di curriculum e stando alle testimonianze di chi li aveva ricevuti e alle testimonianze della madre, stanco di essere un peso per sé stesso e per la società, per la famiglia e per sua madre anche se la famiglia non aveva mai dato modo al figlio di 30 anni di sentirsi un peso tale, il ragazzo, stanco del peso della vita, stanco del male di vivere, questo pomeriggio ha deciso di farla finita, perché proprio non ce la facevo più a stare punti con quella vita che lo attanagliava così tanto in maniera esponenziale fino a soffocare il respiro.
Stando gli ultimi rilevamenti, con le persone più a rischio sono dai 25 35 anni coloro che in realtà sono molto preparati con grandi capacità imprenditoriali e manageriali, ma il paese in questo periodo di crisi forse non ha bisogno di loro.
Sentirsi vuoto fino a fare con il male di vivere, il ragazzo di 30 anni scrive letteralmente le parole su un foglio di carta lasciato a mo' di testamento alla propria famiglia ai cari che ancora non piangono.
“ sono stanco di bussare alle porte di non trovare mai lavoro, sono veramente sfinito”, questa è una parte del testamento del ragazzo trentenne , questa piaga dell'economia che sta letteralmente uccidendo il nostro Paese.
Sono lontani quegli anni in cui giovani e meno giovani erano liberi di poter a recarsi al mattino nel luogo di lavoro, guadagnando un pezzo di pane, le parole del Pontefice, fanno eco dei mezzi di comunicazione, anche il santo padre Papa Francesco, si avvicina fortemente a questa tematica così importante, lo stesso Papa Francesco chiede a tutti i responsabili di essere accoglienti verso i giovani a tutti coloro che in questo momento non stanno lavorando, perché il lavoro nobilita l'uomo, e nella propria nobiltà, lo rende libero.
I sindacati in questione promettono battaglia, sostengono che tutto deve cambiare, bisogna rimboccarsi le maniche mentre a questo ragazzo di 30 anni ormai ha lasciato questo mondo, mentre milioni di persone sono in cassa integrazione, mentre questa vita spezzata di un giovane ragazzo, non può rimanere assolutamente in silenzio, perché non si ripetano ancora gesti di spegnimento esistenziale, perché la vita che si avviluppava vissuta Mentre tutto scorre, certamente il lavoro deve essere un punto centrale un punto cardine della vita di un uomo per renderlo libero, libero di poter gestire la propria esistenza perché non accada ancora, che un giovane uomo di 30 anni decide di farla finita, perché questo paese, perché questa Europa, perché questo organizzazione lavorativa inizia a camminare in una direzione più giusta.
ecco il risultato della crisi, ecco la sua presenza dell'uomo ecco come un uomo può pensare di chiudere i punti con la propria esistenza, mentre quel dono infinito chiamato vita, è troppo legato a questi beni materiali che vengono troppo spesso a mancare, mentre un fiore appassisce il ricordo va a questo ragazzo appena trentenne e il nostro abbraccio caloroso a tutte le persone che in questo momento si trovano in difficoltà lavorativa, il nostro saluto da parte di noi collaboratori del blog radio artista da ad ognuno di voi perché non ci siano strati di vite, evita inesorabili, perché nessuna vita possa essere spenta dal deserto lavorativo che viviamo.