L'eterna Gianburrasca Lina Wertmuller muore a 93 anni. I funerali si svolgeranno sabato alle 11, 30 alla Chiesa degli artisti a roma. Sarebbe impossibile riassumere in poche righe la grande carriera di questa grande artista. Ci basti pensare che fu la prima donna a essere candidata come regista agli Oscar del 1977. Lina ama definirsi un'eterna Gianburrasca, simile a quel suo personaggio bizzarro di grande successo che ogni italiano conosce. Fra i suoi film passati alla storia ci piace ricordare “Mimì metallurgico ferito nell'onore”, “Film d'amore e d'anarchia” e “Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto”. L'Academy hollywoodiana le aveva assegnato l'Oscar alla carriera e, nello stesso anno, ricevette la sua stella sulla Walk of Fame al 7065 di Hollywood Boulevard. Questo e molto altro è stata, e sarà per sempre, Lina Wertmuller. Sceneggiatrice, scrittrice, regista che parla della sua condizione di donna regista in un mondo dominato dagli uomini in questo modo: «Me ne sono infischiata. Sono andata dritta per la mia strada, scegliendo sempre di fare quello che mi piaceva. Ho avuto un carattere forte, fin da piccola. Sono stata addirittura cacciata da undici scuole. Sul set comandavo io. Devi importi. Gridavo e picchiavo. Ne sa qualcosa Luciano De Crescenzo durante le riprese di Sabato, domenica e lunedì con Sophia Loren. Non faceva altro che gesticolare con l'indice di una mano e così per farlo smettere gli “azzannai” il dito».
Giulia Sofia Fabiani