Le Vie di Roma per secoli non hanno avuto nome, tranne quelle più grandi e frequentate, figurarsi i vicoli !
Come punti di riferimento si prendevano le chiese, i palazzi o le locande e se per caso c’era qualche omonimia, perdersi era facilissimo.
La Storia a volte si nasconde nelle pieghe del tempo e a Roma, spesso, la si incontra proprio nei vicoli.
Abituati ormai a percorrere soprattutto le strade principali, abbiamo dimenticato la parte della città più nascosta e segreta: quella delle strade strette, delle vie senza uscita, dei vicoli a volte bui, ma spesso sorprendenti.
Probabilmente per questo motivo nacque il detto “cerca’ Maria per Roma”, per indicare qualcosa difficile da trovare, perché troppo diffuso.
Soltanto nel Settecento, con la grande voglia di ordine e organizzazione propria del secolo dei Lumi, si sentirà l’esigenza di dare il nome a tutte le strade di Roma e si renderà immortale tutto uno stradario fantasioso e straordinario: animali, mestieri, particolari curiosi dell’arredo urbano, alberi e poi ovviamente famiglie dai palazzi prestigiosi, chiese e ordini religiosi.
Il primo ordinamento è riportato nei “Registri della Presidenza delle strade” del 1732, mentre il primo stradario ufficiale sarà pubblicato nel 1744 a cura del Bernardini, priore dei caporioni di Roma con lo scopo di indicare i nuovi confini cittadini, risalgono a quell’epoca le splendide targhe di marmo con gli stemmi dei rioni, che si incontrano lungo le strade.
All’epoca di Pio VII (1801-1803) si avrà il “Catasto della nomenclatura delle strade” e saranno anche indicati i numeri civici apposti sulle porte degli edifici esistenti e il nome dei rispettivi proprietari. Perdersi a Roma non sarà più possibile !
Gli itinerari alla scoperta di stradine, slarghi e vicoli, sopravvissuti alle demolizioni e agli sventramenti del Centro, sono perciò quanto di più interessante la Città possa offrire.
Lasciando da parte la fretta e soprattutto la macchina, si possono scoprire dettagli decorativi e particolari a volte incredibili.
Spesso l’aprirsi improvviso di un portone offre alla vista attimi di Bellezza insospettati.
Farsi guidare dalla curiosità alla scoperta di questa città minore, ma non certo meno bella o interessante, è forse il modo migliore per abbandonarsi e lasciarsi vincere dal fascino di Roma.
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