Abbiamo già parlato del responsabile di reiterati comportamenti riprovevoli nei confronti degli studenti, tra cui bambini, di una scuola di Frascati: si tratta di un’insegnante di pianoforte dell’associazione musicale “Collegium Artis” del quale abbiamo riportato la prova della minaccia telefonica ad uno studente di pianoforte. Leggi l’articolo precedente alla vicenda cliccando qui.
Il cartello all’ingresso
Come descritto ampiamente in precedenza, l’insegnante – dopo l’intervento mediatico su giornali e varie recensioni negative pubblicate sui social da parte dei genitori – fuori dalla sede della scuola, ha subito affisso un cartello che riportava chiaramente la seguente scritta “L’ingresso è consentito solo ai soci”.
A questo punto, la domanda più ovvia da porsi sarebbe: quale genitore affiderebbe suo figlio ad una “scuola” del genere? Alcuni dei nostri lettori della città di Frascati ci hanno segnalato questo avvenimento. Come è possibile utilizzare il termine “soci” in un’associazione no profit? La scuola non dovrebbe essere libera per tutti? A quanto pare non è così, o almeno non per questo insegnante.
Delle numerose segnalazioni, quella più grave è stata appunto la telefonata del malvivente con l’allievo della scuola. Al risalto mediatico l’insegnante ha risposto diffamando lo studente sulla pagina Facebook della scuola, affermando di aver denunciato alla polizia postale il medesimo per diffamazione, fattore irreale e del tutto irrisorio.
Inoltre, il “dottore” ha riferito voci contrarie all’accaduto ad insegnanti ben noti dell’associazione ‘New Musical Accademy’, per la quale il giovane fu premiato ad una Masterclass tenutasi alla sede della medesima scuola, riuscendo a compromettere i rapporti interpersonali che l’alunno aveva stabilito con tali insegnanti.
Durante tale Masterclass, la scuola di musica – attraverso accordi intrapresi con il medesimo “maestro” – decise di appoggiarsi alla casa di una signora 80enne, in possesso di un pianoforte a coda. La signora chiedeva agli alunni se gli facessero visita più spesso e l’unico studente fu appunto il giovane vittima della telefonata dell’insegnante. Per l’appunto di buon cuore promise alla signora che le avrebbe fatto visita insieme a sua nonna, visto che quest’ultima chiedeva compagnia da parte dei giovani nella sua casa, in quanto sola. La signora, dopo aver ricevuto una telefonata dallo studente prima dell’accaduto promise che avrebbe comunicato il giorno dell’eventuale visita. Ma questo non avvenne, in quanto l’insegnante argentino ha voluto diffamare il giovane, persino di fronte una persona anziana.
Numerose sono state le lamentele susseguite da parte dei genitori e degli studenti che hanno frequentato tale istituzione. Una testimonianza ci arriva da una madre che rammenta:
“Ambiente umido e poco accogliente oltre all’incapacità di insegnare con amore l’approccio allo strumento. Ho portato mio figlio altrove dopo due lezioni.”
Ricordiamo che, nonostante il contenzioso giudiziario tutt’ora aperto, l’insegnante ed il Presidente di tale associazione continuano a tacere sull’accaduto, mostrando totale disinteresse sull’atto criminoso svolto fisicamente e telematicamente.
Riferiamo quanto accaduto, soprattutto per la salvaguardia di tutte quelle persone che potrebbero essere vittima di tale insegnante e della scuola in questione.
I manifesti abusivi
Nella cittadina di Frascati e dintorni sono stati affissi manifesti abusivi pubblicizzanti la scuola di musica, essi sono stati trovati persino sui cassonetti dell’immondizia a pochi metri dalla sede dell’associazione, la segnalazione ci arriva da un genitore che prontamente li ha rimossi.
“Sono dei vigliacchi, hanno attaccato i loro cartelli pubblicitari persino sui cassonetti dell’immondizia davanti al Parco Dell’Ombrellino, ci hanno provato anche dentro qualche bar o attaccati ad una serranda di un negozio. Li ho subito tolti e mi sono sentito un eroe nei confronti dei miei concittadini.”.
E dopo questo altro articolo, questo “insegnante” cosa altro si inventerà? Il caso sarà pubblicato prossimamente in un servizio di Striscia La Notizia.
Abbiamo riportato inoltre la vicenda in pillole in questo articolo.
La redazione
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